giovedì 15 dicembre 2016

ESITI DELEGAZIONE TRATTANTE DEL 15 DICEMBRE

Di seguito Comunicato sugli esiti definitivi della Delegazione trattante, con indicazione delle diverse misure approvate.
 

75 commenti:

Anonimo ha detto...

caro luciano potresti chiarirci meglio questo passaggio sull'esito della delegazione trattante:

...un incremento di € 1.150 della Produttività 2016 lettera b (ovvero quella percepita dal 20% dei lavoratori di ciascuna Direzione Generale), che porta la relativa cifra annua da € 4.600 a € 5.750. Anche questo aumento verrà erogato in aggiunta alla quota ordinaria nella busta paga di febbraio 2017. Va inoltre evidenziato che le OO.SS. hanno rappresentato l'impegno a chiedere su questo argomento, a tutte le Direzioni Generali, la massima trasparenza, di modo da rendere pubblici i nominativi dei beneficiari di questa maggiore produttività ed i criteri di selezione degli stessi...

1) esattamente a lettera B) a cosa si riferisce e quali sono i CRITERI DI SELEZIONE del personale beneficiario di questa produttività aggiuntiva? sono gli stessi per ogni DG oppure ognuna si regola a modo suo?

2) entro quanto tempo devono essere designati i beneficiari? 31 dicembre?

3) inzialmente nn erano 500 euro ?

4) eventualmente si può fare un ricorso avverso l'esclusione?

grazie

andrea

Anonimo ha detto...

Credo che comunque la questione prioritaria era ed è le Peo, soprattutto per i categoria D senza P.O. ("i defraudati prima, e truffati adesso"); e doveva essere approvata con decorrenza 2016, quindi al massimo 1 dicembre. Proprio ad evitare ricorsi, conflitti, ed ulteriori ingiustizie.

E questo non mi pare ci sia; si è solo approvata una base (preaccordo) per fare la Peo restante ad inizio 2017 (quindi con un ritardo di 15 mensilità rispetto a novembre 2015 della prima tranches), che è facile pronosticare slitterebbe nel corso del 2017, presumibilmente a fine anno.

L'altra questione mai risolta è la questione di principio di criteri oggettivi prestabiliti nell'attribuzione degli incarichi di P.O. : mah, se questo è il contesto ci chiediamo: "Sarà mai risolta?" o forse bisognerà aspettare l'era dei marziani......... ?

L'ulteriore prova l'abbiamo con la Produttività 2016 lettera B.............: sembrerebbe che in molte Direzioni Generali fanno "gli indiani", dicono di non saperne nulla....

Eppure già nel 2015 avranno assegnato € 500 al 20% del personale: i criteri ?
Ed ora nel 2016 credo di aver compreso che il personale debba cambiare con criterio di rotazione.
Vuoi vedere che si fà come per le P.O. : non roteeranno mai ??
In molti ci scommetterebbero........

A mio modesto parere: solo se e quando si dipanassero tali questioni pregiudiziali e di principio, si potrebbe iniziare a parlare di Amministrazione trasparente e di soddisfazione del Sindacato.

Anonimo ha detto...

Riprendendo quanto postato dal collega del 16 dic 2016 ore 09:06, aggiungo che mi sembra più che sproporzionato detta elargizazione, indipendentemente dai criteri, rispetto agli aumenti per le altre categorie.
Inoltre volevo sapere se era stata pagata regolarmente l'indennità di disagio(cod. 2092) a tutti gli aventi titolo, o vi è stato qualche disservizio nell'erogazione di detta indennità?
Grazie.

Anonimo ha detto...

Luciano,
Rifacendo i conti della Produttività............


Posto che per la Produttività 2015 si inizio con € 200 a Giugno 2015 e si è finito a giugno 2016: per un totale di € 4600
Quindi i € 200 di Giugno 2016 erano della Produttività 2015.

Dal momento che quindi la Produttività 2016 è iniziata da Luglio 2016 come si fà per recuperare i € 200 mancanti ?
O in un mese bisognerà erogare € 400 oppure il pagamento della Produttività 2016 terminerà a luglio 2017.

Ma poi vi sarebbe lo stesso problema (raddoppiato) l'anno prossimo....

Vi siete posti questo problema Luciano ?
Non vorrei passasse sotto traccia, facendoci perdere altri soldi.

Infatti liquidando 2 volte 1200 € (febbraio e luglio) e poi € 200 in 10 mensilità: perforza di cose la somma non farebbe € 4600 ; ma € 4600

Anonimo ha detto...

scusa non farebbe € 4600 ; ma € 4400

Anonimo ha detto...

Ciao Luciano,
vorrei chiederti una informazione:
quando si parla di 100 turni/anno o addirittura di 150 turni/anno, come si realizza praticamente la cosa?
Per avere la corresponsione del turno si deve effettuare l'orario 12:15-20:00 ?
Quindi ci sono colleghi che vengono in ufficio metà delle volte alle 7:45 e l'altra metà alle 12:30 ?
Questo istituto contrattuale del turno non l'ho capito tanto bene ...

Anonimo ha detto...

Ecco un altro regalo della Regione Campania: dimenticare(?) di inserire emolumenti proprio nell'erogazione della Tredicesima mensilità e quindi durante le festività natalizie!
E' una deriva continua....

Anonimo ha detto...

Blogger LUCIANO NAZZARO ha detto...
I 4.600 euro sono il compenso della produttività anno 2015.
Il fatto che questo importo lo eroghiamo in 13 mensilità attiene solo ad una modolità di liquidazione, necessaria per andare a regime normale nel 2016 con le 2 classiche valutazioni semestrali.
Infatti, nel 2016 i 4.600 euro ritorneranno ad essere erogati in 12 mensilità.
Nell'esempio che hai fatto, le cifre di luglio 2016 e febbraio 2017 non ammontano a 1.200 euro bensì a 1.300 euro.

4 maggio 2015 10:16

Contrariamente da quanto da te detto su: già a Luglio 2016 invece sono state liquidate € 1200, e credo lo stesso sarà a Febbraio 2017.
Per cui erano reali le preoccupazioni del collega quando diceva che la Produttività era in realtà di € 4400.

Cortesemente puoi rifare bene i conti della Produttività 2016 .....

Non potrai non convenire che mancano € 200, che dovrebbe essere recuperato in qualche modo. E che nulla ha da spartire con questo aumento che è stato annunciato ieri.

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Andrea,
rispondo nell'ordine alle tue domande.
1) L'Accordo per la Produttività 2016 prevede, alla lettera b, l'attuazione di specifici piani-programmi definiti da ciascuna Struttura, con la partecipazione del 20% del personale percettore della produttività e del 20% del personale posizionista.
Si tratta, in pratica, della individuazione di progetti che rivestono particolare rilevanza strategica per la struttura. Sempre l'Accordo stabilisce che le modalità ed i criteri per la selezione di questo 20% del personale sono concordati dai Responsabili della Struttura con le OO.SS.
Pertanto le Organizzazioni sindacali hanno tenuto degli appositi incontri con tutte le Direzioni Generali, al fine di definire questi criteri. Con qualche piccola variazione dipendente da caratteristiche particolari di singoli progetti, i criteri concordati dalle OO.SS. con le diverse strutture sono stati gli stessi, ovvero:
- l'esclusione del personale che ha ricevuto sanzioni disciplinari nell'ultimo biennio;
- l'esclusione del personale in part-time;
- l'esclusione del personale beneficiario della maggiore produttività della lettera b l'annio scorso (principio di rotazione), salvo eccezioni straordinarie e motivate;
- il coinvolgimento più o meno proporzionale dei lavoratori di tutte le UOD;
- la selezione dei lavoratori, nell'ambito di ciascuna UOD, in base alla media delle valutazioni dell'ultimo triennio;
- a parità di punteggio delle valutazioni, preferenzialità per i lavoratori in posizione apicale.
Si tratta, pertanto, di criteri oggettivi che hanno: a) fissato un principio di rotazione per impedire o fortemente limitare l'eventualità che il compenso venga riconosciuto sempre alle stesse persone; b) sterilizzato il problema dei diversi metri di valutazione usati dai vari dirigenti, stabilendo che la selezione venga effettuata nell'ambito di ciascuna UOD e quindi confrontando lavoratori assoggettati allo stesso valutatore; c) reso il procedimento di selezione poco discrezionale poiché ancorato a fattori già esistenti.

Luciano Nazzaro ha detto...

Continuo con le risposte alle domande di Andrea.
2) L'Accordo non stabilisce una tempistica precisa per la individuazione del personale assegnato ai progetti di cui alla lettera b. Penso si possa tuttavia dire che, per un principio di buona amministrazione, trattandosi di realizzare progetti ed obiettivi che si riferiscono al 2° semestre 2016, l'individuazione dovrebbe essere tempestiva.
3) inizialmente il maggiore compenso ipotizzato per la lettera b era di 500 euro. Nel mese di dicembre il Sindacato ha fatto una battaglia per spendere le risorse presenti nel Fondo 2016 e contrastare il fenomeno delle economie a danno dei lavoratori. In questa direzione il Sindacato è riuscito ad ottenere l'ulteriore ripartizione di circa 2 milioni di euro, che normalmente, come sempre avvenuto nel passato, sarebbero invece andati persi costituendo economie per il Fondo dell'anno successivo. Queste ulteriori risorse sono state utilizzate anche per incrementare i compensi sia della lettera a) sia della lettera b) della produttività 2016. Di conseguenza l'importo della lettera b è passato da € 4.600 + € 500 ad € 4.600 + € 1.150.
4) nel nostro Ordinamento amministrativo è possibile fare ricorso avverso tutti gli atti amministrativi, se si ha un interesse diretto, concreto ed attuale.

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro/a collega,
la truffa, ovvero l'aver subito un raggiro, costituisce un reato penale e pertanto, se la scelta della parola è sostanziale e non colorita, se si ritiene di essere stati truffati si può sporgere denuncia.
Ciò detto ti chiedo: perché la PEO doveva essere approvata con decorrenza 2016? Dove sarebbe stabilita questa cosa?
L'approvazione di una progressione orizzontale è una possibilità; dal punto di vista del Sindacato è un risultato; dal punto di vista dei lavoratori è un'occasione di miglioramento. Da quale punto di vista l'approvazione di una PEO in un determinato anno costituisce un atto "dovuto"? E dovuto da chi?
Ritengo invece pienamente condivisibile il pensiero per cui un'altra progressione con decorrenza 2016 sarebbe stata auspicabile, sarebbe stata un miglior risultato di quello conseguito.
Nella stessa ottica non comprendo il motivo per cui si parli di ritardo di 15 mesi della seconda progressione rispetto alla prima. I treni hanno un orario e se arrivano dopo sono in ritardo. Le mestruazioni hanno una cadenza stabilita dalla natura e se arrivano dopo sono in ritardo. Le PEO invece non hanno una temporalità predeterminata ne dalla normativa né dalla natura. La prima progressione è stata frutto di una battaglia sindacale ed è un risultato, così come la seconda progressione è stata un altro risultato. Se così non fosse, ovvero se l'approvazione delle PEO fosse invece un atto dovuto dall'Amministrazione, allora negli anni in cui non sono state fatte progressioni ci sarebbe un inadempimento di atti obbligatori? Si potrebbe fare ricorso? Penso proprio di no!!

Luciano Nazzaro ha detto...

Condivido pienamente che il tema dei criteri per un'attribuzione più giusta e corretta delle posizioni organizzative sia certamente questione non risolta. La/il collega si chiede se mai verrà affronata o se debba attendersi l'era dei marziani.
Personalmente ritengo che i problemi più complessi saranno risolti solo quando la posizione maggioritaria dei lavoratori della Regione Campania, ed in generale dei lavoratori del pubblico impiego, rappresenterà l'idea per cui occorre prioritariamente tutalare interessi universali della categoria e non interessi individuali; solo quando sarà maggioritaria la tesi per cui, anche a scapito del proprio tornaconto personale, è giusto premiare maggiormente coloro che offrono al cittadino un risultato migliore.
Che sia più probabile veder circolare i marziani piuttosto che donne e uomini che sostengano la preminenza dei valori collettivi sugli interessi egoistici è un dubbio che ho anche io.
Non ho invece dubbi sul fatto che il Sindacato si muova in funzione degli stimoli maggioritari che riceve, perché è un soggetto che ha natura rappresentativa, lavora su delega in nome e per conto delle indicazioni di massa che gli arrivano.
Il Sindacato sa bene che sui grandi temi può e deve essere conservatore o riformista dell'esistente a seconda che sia conservatrice o riformista la posizione dei lavoratori. In un momento di forte antisindacalismo, in combinato con l'attuale politica di contrazione dei diritti dei lavoratori e degli spazi di confronto, figuriamoci se il Sindacato possa imbarcarsi in percorsi sui quali non ha un sostegno deciso da parte della sua base. Sarebbe puro masochismo e definitiva distruzione di quel poco che resta come ultimo baluardo a difesa del lavoro e contro la sua universale ri-trasformazione in servitù del caporalato.

Luciano Nazzaro ha detto...

Rispondo di seguito alle altre domande e considerazioni.
1) Il personale non posizionista coinvolto nei progetti di produttività della lettera b percepisce un compenso superiore del 15%. Il personale posizionista percepisce invece un risultato superiore del 7%. Personalmente non mi sembrano percentuali tali da determinare differenze definibili come "più che sproporzionate".
2) Non mi risulta ci siano problemi generali nell'erogazione dell'indennità di disagio. Forse qualche singolo ufficio non ha trasmesso i dati al Trattamento economico oppure li ha inoltrati in ritardo rispetto alla chiusura mensile delle procedure stipendiali.
3) La Produttività 2016 prevede l'erogazione del compenso in 12 mensilità, che vanno da luglio 2016 a giugno 2017. La produttività per il 1° semestre 2016, uguale per tutti, ha determinato la liquidazione di un importo totale pari ad € 2.400 (1.200 euro a luglio 2016 e 200 euro in ciascuna busta paga dei mesi da agosto 2016 a gennaio 2017). Ciò comporta che il compenso del 2° semestre sia quantificato facendo la differenza tra € 4.600 (importo 2015) + gli incrementi deliberati nella Delegazione trattante del 15 dicembre - i 2.400 euro concernenti il 1° semestre.
Tale cifra, evidentemente variabile a seconda della tipologia di incremento ricevuta, viene erogata nelle 5 buste paga che vanno da febbraio a giugno 2017. Pur non essendo specificatamente definito, sarà verosimilmente più agevole per l'Amministrazione mantenere l'importo uguale di 200 euro nei mesi da marzo a giugno 2017 e concentrare il maggior lavoro scaturente dal caricamento delle differenze variabili nella busta paga di febbraio 2017.
4) Quella da me fatta il 4 maggio 2015 era una ipotesi sulle modalità di erogazione della produttività 2016, che voleva rispondere allo schema (anch'esso puramente previsionale) riprodotto da un collega in un commento. La mia previsione del 4 maggio 2015 si è dimostrata imprecisa, sia perché la cifra di luglio 2016 non è stata di 1.300 euro ma di 100 euro inferiore, sia perché l'importo totale della Produttività 2016 non è stato di 4.600 euro bensì superiore. Ci metteri la firma per sbagliare sempre così le mie previsioni.

Vito ha detto...

Tutto sommato è stato raggiunto un buon risultato.
E' noto, infatti, che il cosiddetto "magna magna" generale solitamente non lascia scontento quasi nessuno.
Sarebbe stato il colmo se i nostri sindacalisti di mestiere e la parte amministrazione non fossero riusciti a trovare un modo trasversale per spendere le cosiddette "economie del fondo".
De resto si tratta di economie che credo si possa affermare, fino a smentita, continueranno ad accumularsi anche nei prossimi anni, con l'andata in pensione, via via, di molti altri nostri colleghi.

Anonimo ha detto...

E' possibile tracciare una tempistica per le nuove progressioni orizzontali: inizio trattative, presentazione domande, istruttoria e conclusione? Grazie

LUCIANO NAZZARO ha detto...

1) non siamo sindacalisti di mestiere. Conciliamo l'attività sindacale con il lavoro per la Regione Campania e con le esigenze personali e familiari, dedicandovi anche il nostro tempo libero.
2) se non riuscire a spendere le economie è "un colmo", allora significa che dai tempi dell'istituzione del Fondo per le risorse decentrate fino al 2014, in Regione Campania questo colmo si è puntualmente verificato. Infatti soltanto quest'anno (attraverso l'accordo descritto) e l'anno scorso (attraverso il finanziamento della progressione orizzontale) si è riusciti a spendere questi soldi e contenere il fenomeno delle economie. E' un risultato recente e per questo motivo l'ho definito come storico, perché consolidata era la prassi di perdere le risorse destinate ai lavoratori.
3) si può smentire che le economie continueranno ad accumularsi anche nei prossimi anni in funzione dei pensionamenti. La normativa in materia, vigente già da diversi anni, stabilisce infatti che il Fondo venga proporzionalmente decurtato in funzione del numero dei pensionamenti e delle altre cessazioni dal servizio. Le delibere di costituzione annuale del Fondo danno conto e quantificano questa decurtazione.
Pertanto il fenomeno delle economie non deriva dai pensionamenti, bensì da una cattiva gestione del Fondo dipendente, a mio avviso, dalla volontà di realizzare risparmi sul salario accessorio del personale.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

L'inizio delle trattative è previsto tra gennaio e febbraio. Non prevede una negoziazione lunga. La presentazione delle domande partirà subito dopo la conclusione dell'accordo definitivo.
I tempi per l'istruttoria e la conclusione del procedimento non sono ipotizzabili, poiché dipendono dall'ufficio competente.

megattera ha detto...

Confesso la mia perplessità riguardo al commento di Vito... questo risultato che dà una svolta rispetto a quello che accadeva in passato quando, cioè, le economie sul fondo non venivano spese perchè nessuno si prendeva la briga di studiare come distribuire, in ossequio alla norma e ai contratti vigenti, le risorse disponibili ai poveri sfigati del comparto, è quindi qualcosa di scontato? il colmo a cui si riferisce il collega è stata la norma negli anni passati, ma forse questo non ha un peso sufficiente ad apprezzare i risultati raggiunti contro una parte pubblica fino ad oggi disinteressata alla valorizzazione dei lavoratori e contro i lavoratori stessi che sembrano vedere nel sindacato il nemico pubblico n. 1.
Anche le P.E.O. in "lavorazione" sono il frutto del lavoro scaturito dalla contrattazione, perchè è chiaro che le progressioni sono strutturali e, quindi, una volta assegnate, saranno parte integrante della spesa per il comparto; non credo che i tempi saranno lunghi visto che si è appena conclusa una procedura che ha fatto in qualche modo da "collaudo".
Sulla questione dell'attribuzione delle posizioni organizzative, se posso sintetizzare l'ineccepibile commento di Luciano, direi che se l'auspicata (da pochi) revisione del sistema che attualmente non prevede neanche una parvenza di procedura selettiva, a danno di tanti meritevoli, non è sostenuta dalla base, è inutile portare avanti una lotta sindacale che creerebbe solo dissenso nella buona parte dei titolari di categoria D. Forse col pensionamento di tanti colleghi privi di potenziali requisiti (principalmente titoli di studio per loro irraggiungibili) si potrà aprire una nuova pagina improntata a criteri diversi, quando, però, venga anche metabolizzato il concetto di "selezione", per la produzione di incentivi positivi che facciano da stimolo ad un reale miglioramento dei processi amministrativi per la parte che compete ad ognuno.
Saluti a tutti,
Adelaide Stoppelli

Vito ha detto...

cara collega Adelaide, se hai bene inteso, si è semplicemente affermato che il risultato ottenuto, seppure buono per la maggioranza, può semplicemente giudicarsi un risultato "normale"

l'anormalità infatti, a mio parere, stava nel fatto che gli addetti del sindacato e dell'amministrazione fino a qualche mese fa avevano probabilmente altro di più importante a cui pensare

ciò detto ti pongo una domanda: queste economie da dove derivano?

te lo chiedo per meglio capire, se non si tratta di economie simili a quelle dei famosi fondi europei che poichè non ci si mette d'accordo sul come spenderli o a chi darli o come darli ritornano nei bilanci nei quali sono stati stanziati

Anonimo ha detto...

la nuova PEO prevederà, come la precedente, una selezione per cui si baserà su una percentuale distinta per categoria di soggetti che passeranno? quindi ci sarà ancora chi resterà fuori? o cmq si andrà ad esaurimento delle precedenti graduatorie e se si, perche fare una nuova procedura?
grazie

Anonimo ha detto...

Ancora una domanda sulle nuove progressioni... per l'adeguamento economico bisognerà cmq attendere l'assegnazione del fondo 2017, e quindi presumibilmente fine anno, o si riesce a fare prima?

Luciano Nazzaro ha detto...

Vito non siamo ne sindacalisti di mestiere né addetti del Sindacato. Mi farebbe piacere che si usasse semplicemente la parola di sindacalista, senza aggiungere altro, perché è un termine più che sufficiente per qualificare la nostra attività, che non è una professione.
Sul tema delle economie ti rispondo io. Prendiamo il Fondo annuale del personale della Giunta regionale, che ammonta a circa 60 milioni di euro. Queste risorse vengono ripartite per finanziare tutte le voci accessorie.
Diciamo che per mantenere tutte le progressioni orizzontali attribuite ai 5.000 lavoratori in servizio venga quantificata una spesa di 20 milioni di euro, ma per qualche errore di calcolo (su migliaia di persone succede, così come complessa è la distinzione del quota costo a carico del fondo e di qulla a carico del bilancio), e per i pensionamenti che si verificano nel corso dell'anno, 150 mila euro non vengono spesi. Ecco che si è generata un'economia.
Per l'erogazione dell'indennità di disagio vengono ad es. preventivati e destinati 2 milioni di euro, ma per malattie varie ed imprevedibili 100 mila euro non vengono effettivamente liquidati. Ecco un'altra economia.
Sulla produttività vengono stanziati 13 milioni di euro, ma la concreta applicazione degli accordi che si prendono porta a consuntivo una spesa di 12 milioni, e così 1 milione va in economia.
Per le posizioni organizzative viene stanziata la cifra necessaria per erogare quelle istituite, ma tra pensionamenti in corso d'anno, periodi di congelamento nell'attribuzione e varie, una parte di questa cifra non viene spesa.
Ecc. ecc. ecc.
Su un fondo di 60 milioni e per le vicende che investono ben 5.000 lavoratori non ci vuole molto per fare 5-6 milioni di economie.
La contrattazione decentrata e la verifica della spesa dei fondi è più agevole nelle amministrazioni medio piccole, dove le risorse ed il numero dei lavoratori è basso. Più crescono i numeri più diviene fisiologica la generazione di economie e complessa l'impresa di limitarle.

Luciano Nazzaro ha detto...

Rispondo alle ultime domande sulla progressione orizzontale.
Non posso sapere adesso cosa prevederà la nuova PEO, poiché le sue regole e i suoi criteri saranno il frutto di una contrattazione che non abbiamo ancora fatto.
Posso fare soltanto delle previsioni, ma consideratele come ipotesi e non come dati certi.
1) il Sindacato cercherà di costruire le condizioni (tecniche) e di trovare le soluzioni (giuridiche) per approvare una progressione che copra tutto il 39% del personale che non ha beneficiato della prima PEO. Tuttavia non è un'ipotesi irrealistica, bensì abbastanza quotata, quella per cui il miglior accordo possibile ripreveda una selezione basata su percentuali di riconoscimento per ciascuna categoria, per cui non si riesca nemmeno in questo caso a far rientrare tutti.
2) E' da escludere al 100% che la nuova PEO possa effettuarsi mediante utilizzazione e scorrimento delle graduatorie già approvate. Ciò che ha reso impossibile l'attribuzione della prima PEO a tutto il personale interessato è il fatto che la normativa vigente in materia qualifica questo istituto come selettivo, meritocratico, per cui ne vieta il riconoscimento "a pioggia", cioè a tutti. A voler essere precisi il decreto Brunetta sostiene meccanismi ben più restrittivi del 61% che abbiamo approvato nell'accordo del 2015.
Pertanto, lo scorrimento delle graduatorie già approvate determinerebbe, per quella specifica PEO, una contestazione per distribuzione a pioggia. Infatti, non vi sarebbe stata una reale selezione utilizzando tutta la graduatoria.
La nuova PEO, quindi, da un punto di vista formale e di legittimità degli atti, deve rappresentare una procedura ex novo, totalmente distinta dall'altra.
3) La decorrenza economica della nuova PEO sarà quella dell'1 gennaio 2017. Il materiale adeguamento economico, con erogazione anche degli arretrati, richiede tempi tecnici che generalmente si concretizzano nella seconda/terza busta paga successiva a quella dell'approvazione delle singole graduatorie.
4) Aggiungo un ulteriore passaggio anche se non mi è stata fatta la domanda. Chi ha vinto la prima PEO non potrà partecipare alla nuova procedura, in quanto la normativa stabilisce che tra una progressione e l'altra il lavoratore debba attendere almeno 2 anni.

Anonimo ha detto...

LUCIANO, MA LA RETRIBUZIONE DEL CONTRATTO APPROVATO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE quando avverra'? Grazie Angelo

megattera ha detto...

Nella legge di stabilità approvata qualche giorno fa dovrebbe essere prevista anche la copertura per l'aumento contrattuale ai dipendenti pubblici; nell'accordo, però, si parla di definizione di linee guida sulla base di criteri meritocratici, come ad es. la presenza in servizio. Prevedere, quindi, la decorrenza della corresponsione dei mitici 85 euro, è decisamente prematuro.

Anonimo ha detto...

scusate l'off topic

luciano cosa ne pensi del NUOVO CODICE DISCIPLINARE? prevede novità rispetto a prima?

grazie luca

Anonimo ha detto...

Come come ?

Criteri meritocratici per l'aumento contrattuale ai dipendenti pubblici ??

Non s'era mai sentito prima una roba del genere.........

Allora staremo freschi anche qui.............: andrebbero a finire anche questi € 85 solo ai soliti noti........, tutelati, sindacalizzati, politicizzati, e "telefonati"........... (capisce a mè)..........

E non aggiungiamo altro inutilmente.......

Ma davvero c'è scritto una cosa del genere in un aumento contrattuale di semplice adeguamento inflazionistico, che (dopo ben 8 anni di vacanza contrattuale italiana) non copre neanche l'inflazione ??

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao Angelo,
al momento sono state approvate delle linee guida. La sottoscrizione dei rinnovi contrattuali dovrebbe avvenire l'anno prossimo, ma non è possibile adesso essere più precisi.
Il quadro politico è in fase di assestamente, anche se la conferma della Madia al ministero della Pubblica Amministrazione indica continuità rispetto alle misure messe in campo, rinnovo del contratto incluso.

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao Luca
il nuovo Codice disciplinare contiene le novità introdotte dal D. Lgs. 116/2016, che riporta una integrazione delle fattispecie disciplinarmente rilevanti, gravi sanzioni in caso di omesso esercizio del potere disciplinare ecc. ecc.
Consiglio a tutti di leggerlo con attenzione.
Personalmente penso che è un momento particolarmente delicato e che bisogna stare in campana. Il clima sul pubblico impiego, anche a causa dei riflettori accesi dai mass media sul grave fenomeno delle truffe e dell'assenteismo, è pesante. Si è passati da una situazione di generale impunità (che non andava bene) ad una fase in cui anche piccole disattenzioni possono generare sanzioni molto gravi.
Non a caso negli ultimi tempi in Regione Campania il numero dei procedimenti disciplinari e delle sanzioni (anche di quelle più severe) è aumentato esponenzialmente.

Luciano Nazzaro ha detto...

I sindacalizzati sono una brutta categoria di persone?

Anonimo ha detto...

luciano in relazione a questo tuo ultimo commento sapresti dirci qual è la casistica in regione campania che ha maggiormente provocato sanzioni disciplinari?

grazie sempre luca

Anonimo ha detto...

Scusa Luciano ma la produttività erogata è sempre pari ad euro 4.400!!!!!! (questo a partire già da 3 anni orsono, ovvero con la differente modalità di erogazione rispetto al passato!!!). Nonostante ciò è da 3 anni che si travisa il discorso, facendoci credere che la produttività ammonti ad euro 4.600.......come si giustifica questo semplicissimo calcolo matematico???? per piacere non sottovalutate la ns. intelligenza!!!!!!

Luciano Nazzaro ha detto...

No Luca, anche perché sono informazioni coperte da riservatezza e non esistono report ufficiali.
Per i casi che mi sono capitati posso dirti che ho dovuto difendere lavoratori per diverse tipologie di contestazione, per alcune delle quali si è partiti dalla sanzione del licenziamento, in presenza di comportamenti che francamente non erano così gravi.

Luciano Nazzaro ha detto...

Cara/o collega,
la produttività erogata non è stata pari a 4.400 euro in nessun anno.
3 anni fa, nel 2014, è stata pari a 3.450 euro.
Nel 2015 è stata pari a 4.600 euro
Nel 2016 è di 4.600 euro + gli incrementi diversificati deliberati nella Delegazione trattante del 15 dicembre.
Qui nessuno travisa niente, nessuno vuole farvi credere cose che non sono vere. Questo blog, la cui esistenza non dipende da un obbligo di legge ma da una libera determinazione, ha lo scopo di fare chiarezza e trasparenza sull'attività sindacale e sulle questioni che ci interessano. Quindi vengono riportate solo informazioni reali.
Se non ti fidi allora prendi le buste paga di riferimento, somma le quote relative alla Produttività fondo 2015 (codice 2378), e se il totale non è di 4.600 euro la differenza ce la metto io.
Egualmente, quando sarà terminata l'erogazione della produttività 2016, prendi le relative buste paga, somma le quote di produttività 2016 (sempre codice 2378), e verificherai che il totale da te percepito sarà di 4.600 euro + l'incremento che riguarda la tua situazione specifica.

Anonimo ha detto...

Ciao Luciano,
Ti ripropongo la mia richiesta:
quando si parla di 100 turni/anno o addirittura di 150 turni/anno, come si realizza praticamente la cosa?
Per avere la corresponsione del turno si deve effettuare l'orario 12:15-20:00 ?
Quindi ci sono colleghi che vengono in ufficio metà delle volte alle 7:45 e l'altra metà alle 12:30 ?
Questo istituto contrattuale del turno non l'ho capito tanto bene ...
Mi sa che le dg coinvolte applicano la cosa in modi diversi, elastici e fantasiosi

Anonimo ha detto...

LUCIANO, speriamo che questa volta l'incontro presso i vari uffici NON VENGA FATTA DOPO aver già fatto tutto,cosi come avvenne la volta scorsa. La cosa giusta e che se ne parlasse con tutti prima di prevedere le PEO e concordarle con tutti i lavoratori. Lo sappiamo che è una utopia ,ma sarebbe la cosa più giusta, dopo quello che è successo la volta scorsa e siete stati continuamente criticati di aver fatto agevolazioni. Un saluto caro.

Anonimo ha detto...

buongiorno luciano un chiarimento sulle ferie cortesemente

ho presentato la domanda di ferie natalizie 10 giorni fa e tuttora il mio dirigente non si è ancora degnato nè a firmarle nè a respingerle

ora, siccome le mie ferie dovrebbero iniziare il 27 dicembre, se il dirigente entro il 23 continua a non esprimersi nè col si nè col no vale il silenzio-assenso o il silenzio-rigetto?
il 27 devo presentarmi in ufficio o se nn lo faccio risulto assente ingiustificato?

grazie aldo

Anonimo ha detto...

Luciano, da questo nuovo accordo sulla PEO mi aspetto criteri di valutazione diversi dalla precedente. Non è possibile calcolare x tre volte il punteggio dell'anzianità: di sevizio totale, della p.o. e della responsabilità e non tener conto del punteggio della laurea conseguita dopo l'ultima progressione atteso che il 70% di coloro che hanno superato la PEO sono solo diplomati.

Anonimo ha detto...

La laurea conseguita dopo l'ultima progressione era tra i titoli valutati e faceva conseguire un punteggio ulteriore.

Anonimo ha detto...

Tutti coloro che hanno conseguito una laurea, o triennale o magistrale, dopo l'ultima progressione, non hanno avuto neanche un punto per tali titoli, perchè considerati come titolo d'accesso. Viva la regione delle meraviglie.

Anonimo ha detto...

PENSO CHE UNA COSA SAGGIA L'ABBIA DETTA L'AMICO/A delle 8:57. INCONTRARSI PRIMA .

Anonimo ha detto...

Per fare cosa ???

Ormai i buoi sono già spariti.......

Anonimo ha detto...

ma si conosce il numero dei dipendenti di categoria A ?
e di categoria B ?


megattera ha detto...

Posso dichiarare senza pericolo di smentita che il titolo di studio conseguito dopo l'ultima progressione è stato valutato (ovviamente ne ho beneficiato per prima, anche se ovviamente il conseguimento di un titolo così importante non era finalizzato ad una misera progressione orizzontale...); è chiaro che per ogni categoria ci sono requisiti diversi, ma che io sappia la valutazione è stata omessa, ad es., per chi, essendo di categ. c, ha conseguito un master, titolo ulteriore dopo la laurea, quando per l'accesso a questa categoria è necessario il diploma, e quindi la laurea è il titolo aggiuntivo valutabile, ma non oltre.
Per quanto riguarda gli incontri ricordo ai Colleghi che sono state fatte diverse assemblee durante le quali si è parlato e spiegato cosa c'era in cantiere; ma come sempre la partecipazione è stata scarsa.
saluti a tutti, Adelaide

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao collega,
il turno è un'articolazione ciclica dell'orario di lavoro di un ufficio (e quindi del relativo personale) in fasce antimeridiane, pomeridiane e/o notturno.
In pratica si può parlare di turni quando l'orario di servizio di una struttura è talmente lungo da superare abbondantemente le 7,15 ore giornaliere, per cui occorre che una parte dei lavoratori copra la prima parte della giornata e un'altra parte di lavoratori copra la restante parte della giornata. In questo caso, dunque, l'ufficio organizza i lavoratori in turni.
In Regione Campania un esempio di ufficio turnante è la SORU, la sala radio della Protezione Civile, che opera H/24, per cui i colleghi hanno un orario di lavoro diverso da quello generale, basato su 2 turni di 12 ore.
Altro esempio analogo è quello dell'Antincendio boschivo.

Luciano Nazzaro ha detto...

Cara/o collega,
io sono assolutamente favorevole a presentare ai lavoratori la proposta di accordo sulla nuova progressione orizzontale prima di firmarla, anche perchè questa volta, discutendosene ad inizio anno, c'è tutto il tempo per farlo.
Per quanto mi riguarda sarà la maggioranza dei lavoratori che esprimono la propria opinione a decidere cosa fare.
Per me va più che bene che la responsabilità ce la assumiamo tutti. Sarò semplicemente la mano che firmerà l'accordo oppure no, a seconda di quello che mi dite di fare.

Luciano Nazzaro ha detto...

Buonasera Aldo,
premetto che questo genere di comportamenti da parte di qualche dirigente è veramente di cattivo gusto, per non dire che fa voltare lo stomaco.
Non vi è dubbio che questo dirigente, non costruendo il piano ferie del proprio ufficio, non fa bene una parte del suo lavoro e questa cosa dovrebbe essere portata all'attenzione del recentemente costituito Organismo Indipendente di Valutazione.
Ciò detto, devo dire che la situazione che hai prospettato non trova specifica regolamentazione ne normativa né contrattuale.
Pertanto, in questa anomala assenza di disposizioni, in caso di mancanza di una espressa autorizzazione deve comunque ritenersi applicabile il principio del silenzio-rigetto.
Posso solo aggiungere che, essendosi già verificato il caso, avevo già sottoposto la questione alla Segreteria nazionale della FP CGIL, affinché possano essere fissate delle regole nella parte normativa del prossimo Contratto nazionale.

Luciano Nazzaro ha detto...

Cara/o collega,
criteri per la progressione che vadano bene a tutti io non li so fare, non li so trovare.

Qualcuno, come te, mi chiede che i punteggi per l'anzianità vengano ridimensionati. Qualcun altro, di idea completamente opposta, mi chiede che la progressione venga fatta soltanto o principalmente in funzione dell'anzianità di servizio.

Qualcuno, come te, reputa che il titolo di studio conseguito dopo l'ultima PEO, anche se è requisito di accesso alla propria categoria di appartenenza, debba comunque dar luogo all'attribuzione di un punteggio. Qualcun altro, in possesso dello stesso titolo di studio ma conseguito prima dell'ultima PEO, magari a lui necessario anche per avere accesso a quella categoria, ritiene che la tua opinione rappresenti un'ingiustificata disparità di trattamento tra lavoratori in possesso dello stesso titolo.

Qualcuno mi chiede che le valutazioni dei dirigenti non vengano proprio prese in considerazione perché sballate. Qualcun altro chiede invece che, poiché la legge stabilisce che le PEO si facciano esclusivamente in funzione della misurazione delle performance, il criterio delle valutazioni sia l'unico da utilizzare.

Quindi nel nuovo Accordo c'è chi si aspetta dei criteri e chi si aspetta elementi completamenti opposti. C'è chi chiede al Sindacato una certa griglia di punteggi e c'è chi chiede una griglia del tutto differente.
Tutti però sono d'accordo su una cosa: attaccare il Sindacato qualora la scelta che si prenda non sia quella favorevole alla propria situazione.
Abbiamo ottenuto un'altra progressione e quindi penso di aver fatto la mia parte di sindacalista, ma a fare miracoli non sono attrezzato. Poiché non mi accordate una fiducia piena, tale da ritenere che il risultato che posso portare muovendomi in autonomi sia comunque il migliore possibile, vi dico: "mettetevi d'accordo voi e fatemi sapere quello che si deve fare".
E precisamente comunicatemi:
1) se dobbiamo firmare l'Accordo soltanto qualora riusciamo ad ottenere che la PEO copra tutti gli interessati, oppure se dobbiamo firmare anche se la PEO prevede percentuali di passaggio.
2) se possiamo firmare l'Accordo anche in presenza di percentuali, quali criteri dobbiamo sostenere?
3) qualora l'Amministrazione non sia d'accordo con i criteri da voi proposti, che dobbiamo fare? Facciamo saltare la procedura o accettiamo compromessi?
4) se non firmiamo l'Accordo in base alle vostre indicazioni, accettiamo di non fare questa nuova progressione oppure mettiamo in campo iniziative, manifestazioni e scioperi?
Queste sono le decisioni che si devono prendere. O le delegate al Sindacato, ma accettando nel bene e nel male i risultati, oppure le prendete direttamente voi.

Luciano Nazzaro ha detto...

P.S. in tutte le tipologie di "gruppo di persone" si confrontano sempre opinioni tra loro discordanti. Se il gruppo è democratico si assume la decisione sostenuta dalla maggioranza e che viene rispettata anche da coloro la cui posizione è minoritaria.
Se non c'è questo non c'è il gruppo.

Anonimo ha detto...

Visti i presupposti e le problematiche presenti cerchiamo di ottenere la piu alta percentuale possibile di passaggi, (atteso che la distribuzione a pioggia è illegittima). Credo che questo sia il risultato auspicabile. Anche se ragionando per medie e grandi numeri una progressione che ha interesasto oltre il 70% dei dipendenti è indubbiamente un successo, pero ricordiamoci anche del famoso pollo di Trilussa nella categoria D meno di uno su due è scivolato, rivedere al rialzo tale % credo sia importante. Comunque grazie per il lavoro fatto.
che ne pensi Luciano?
Francesco

megattera ha detto...

Se vi interessa la mia opinione, vorrei chiarire alcuni punti.
Partendo dall'ultima indicazione riguardante la percentuale di colleghi di cat. D che hanno avuto accesso alla progressione orizzontale, ricordo che l'indice è derivato semplicemente dalla disponibilità economica, in considerazione del costo di un passaggio all'interno di tale categoria, di molto (per fortuna dei beneficiari) superiore agli altri; è ovvio che per la A siano stati "promossi", in percentuale, molti più colleghi, visto che mediamente sono andati a percepire 15-20 euro netti, contro gli almeno 100 dei colleghi di cat. D. La coperta, come sempre, è corta. Quindi, anche per la progressione in itinere, dovrà essere fatta una valutazione principalmente su dati aritmetici (potenziale n.ro di aspiranti rispetto alle risorse economiche, da distribuire tra tutti i lavoratori), oltre che, se non passa la "sanatoria" per tutti gli esclusi dalla P.E.O. 2015, sul principio, sancito da norma nazionale, della selezione, che non consente di riconoscere il beneficio a tutti.
Detto ciò, farei una considerazione che riguarda i benedetti criteri di selezione da individuare per gli aspiranti alla progressione. Fino ad oggi, infatti, i "numerini" che parametravano la valutazione delle nostre attività da parte dei dirigenti sono stati presi in considerazione solo per il conseguimento del beneficio economico, senza che si desse troppo peso al significato del "voto" in qualche modo attribuito; in buona sostanza, che si conseguisse il massimo o un voto mediocre, poco importava purchè si percepisse l'emolumento. In occasione delle ultime selezioni, invece, sono stati tirate fuori dal cappello queste valutazioni perchè la legge impone che i candidati vengano selezionati sulla base di titoli di servizio e di studio. Ed è qui che sono venuti i nodi al pettine, perchè gli unici strumenti a disposizione dell'amministrazione per riconoscere una premialità maggiore o minore riguardo alle attività svolte sono state, appunto, le benedette valutazioni. E' ovvio che da questo momento si darà un peso diverso a questo aspetto, e mi auguro che, in presenza di un potenziale trattamento iniquo, ci si avvalga dello strumento del ricorso al dirigente, previsto dal contratto.
Saluti a tutti,
Adelaide Stoppelli

Anonimo ha detto...

carissimo luciano io e diversi miei colleghi di CATEGORIA C avremmo bisogno di alcune delucidazioni in merito all'assegnazione della produttività extra di cui alla lettera b

i quesiti sono i seguenti:

1) il 20% va calcolato: per ogni categoria (quindi 20% di C, 20% di B, 20% di D senza posizione) o sul totale dei b+c+d senza posizione? ovvero, un C deve "competere" solo con altri C o anche con le altre categorie?

2)mettiamo che il 20% riguardi ogni singola categoria, il 20% dei C viene calcolato per uod o sull'intera dg? (ad esempio nella mia uod siamo 3 C per cui nn si capisce come calcolare il 20%)

3) è vero che chi ha percepito questo compenso extra l'anno scorso non può ottenerlo anche quest'anno o il dirigente può fare delle DEROGHE? ( a parte il fatto che io e molti altri manco sapevamo l'anno scorso che esistesse questo compenso extra, alla faccia della trasparenza)

4) nell'accordo nn leggo traccia della disciplina di eventuali impugnazioni e in particolare:
-entro quanti giorni dalla eventuale mancata attribuzione del compenso extra è possibile fare ricorso?
- è possibile fare ricorso nel caso in cui tale attribuzione sia stata fatta a personale che l'ha percepita già l'hanno scorso?
- la dg ha l'obbligo di comunicare l'assegnazione di tale compenso ai soli beneficiari o anche agli esclusi? è possibile fare eventualmente una richiesta di accesso agli atti?

grazie per la pazienza e auguri di buone feste

nicola

Anonimo ha detto...

Adelaide, io penso che così come si valuta l'anzianità pregressa, nella categoria, p.o., ecc. sia anche opportuno valutare tutti i titoli pregressi a partire da quelli posseduti all'inizio carriera, fino all'ultimo titolo conseguito, perchè anche questi costituiscono un bagaglio professionale e culturale che varia da dipendente a dipendente e che ognuno si porta appresso ed utilizza nel corso della quotidiana attività lavorativa. Non fare nessuna differenza tra chi ha solo un diploma magistrale e chi ha una laurea magistrale, un master ecc. ritengo non sia un criterio parziale, soprattutto per la categoria D, e soprattutto quando si sceglie di non valutare le lauree conseguite dopo l'ultima progressione, perchè ritenute titoli di accesso alla categoria. Senza, peraltro, fare le opportune distinzioni tra chi è inquadrato giuridicamente come D1 e che è inquadrato come D3, atteso che i titoli per l'accesso alle due categorie sono diversi, rispettivamente laurea triennale e laurea magistrale. La professionalità non si acquisisce solo attraverso l'assegnazione o meno di un incarico, sia esso p.o o responsabilità, ma anche attraverso un bagaglio culturale che nel corso della carriera si arricchisce di nuovi titoli che si tramutano in un nuovo valore professionale. Per quanto attiene alla valutazione penso sia inutile fare polemiche sul passato. Quello che il sindacato può fare è chiedere che all'inizio dell'anno ogni dipendente abbia un carico di lavoro assegnato, con dei criteri o delle griglie quantificabili numericamente. Cercando di eliminare quando più possibile l'arbitrarietà da parte del dirigente; forse così si eliminerebbero un pò i malumori tra noi dipendenti.
Buona giornata

Anonimo ha detto...

CARA ADELAIDE NON SI CAPISCE PERO' IL PERCHE' SONO PASSATI IL 60% categoria D5 a D6.
L'ingiustizia è stata fatta nei confronti degli aspiranti della categoria D3 a D4 che erano gli stessi aspiranti in numero. Dal D5 si sono spesi molte più risorse,perche'? Speriamo che alle prossime si sia per tutti una percentuale più' alta, anzi speriamo che passino tutti. AUGURI DI BUON NATALE da Fernando.

Anonimo ha detto...

AUGURI DI UN BUON NATALE ED UN FELICE ANNO NUOVO.
Antonio

megattera ha detto...

Non mi trovo con i numeri sulla progressione; per d3-d4 i posti erano 250 mentre per d5-d6 circa trecento, evidentemente perchè il numero di candidati era maggiore. La percentuale del 48%, infatti, è stata calcolata per ogni singolo passaggio di fascia (d4-d5 47 posti, ad es.).
Per quanto riguarda i primi suggerimenti sui criteri per la futura P.E.O., non entro nel merito, ma direi che al di là della nostra volontà di sanare ataviche ingiustizie, dovremo tener conto di quello che la normativa ci consente.
Saluti a tutti,
Adelaide

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Francesco,
sono assolutamente d'accordo con te.
Quando contratto con l'Amministrazione mi do l'obiettivo massimo auspicabile ed il target minimo che sono disposto ad accettare.
In questo range più si ottiene meglio è. Su questa situazione il mio mandato dovrebbe essere quello di spingere per ottenere la percentuale più alta possibile.
Ma ripeto che non ho problemi a ricevere dai lavoratori anche un mandato meno discrezionale.

Luciano Nazzaro ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Adelaide.
Fino ad oggi l'importante è stato percepire la produttività, senza dare molto valore alle valutazioni. Questo fattore invece è diventato di fondamentale importanza nelle occasioni di crescita professionale, come ad esempio le progressioni.
Gennaio sarà il mese dedicato alle valutazioni finali della Produttività 2016. Se si ritiene ingiusta la propria valutazione occorre fare ricorso ai sensi dell'Accordo sulla produttività, facendowsi anche assistere, volendo, dalla propria Organizzazione sindacale.
Gli strumenti di tutela sono stati costruiti. Ovviamente se non ce ne si avvale, poi non si possono attribuire responsabilità se non a se stessi.

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Nicola,
rispondo nell'ordine alle tue domande.
1) Viene calcolato, per ogni Direzione Generale, sia il 20% di tutto il personale non posizionista (A+B+C+D senza p.o.) sia il 20% del solo personale titolare di posizione organizzativa. Anche se i totali sono riferiti alla Direzione nel suo complesso, negli accordi con le singole srutture abbiamo favorito il coinvolgimento sia di tutte le UOD sia di tutte le categorie.
2) La tua UOD dovrebbe avere un numero di posti pari all'incirca al 20% del totale del proprio personale.
3) salvo "eccezionali e motivate" deroghe, il principio della rotazione è stato previsto. E' vero che l'Amministrazione, sia l'anno scorso sia quest'anno, non ha molto diffuso la notizia di questa produttività aggiuntiva ed ha peccato di trasparenza. Però la CGIL ha sempre dettagliatamente informato tutti i lavoratori. Basta leggere i miei comunicati per disporre di tutte le notizie rilevanti, incluse quelle sull'articolazione della produttività. E dopo ogni Delegazione trattante o Accordo vi viene trasmesso un apposito comunicato. Insomma penso che facciamo ampiamente la nostra parte in tema di trasparenza. Poi, se i comunicati sindacali siano o meno letti attentamente, è un fatto che dipende da voi.
4) la disciplina della impugnazione è quella generale. Trattandosi di un compenso professionale il termine di prescrizione per fare ricorso è di 5 anni. Si può impugnare l'attribuzione in tutti i casi in cui si ritenga che il dirigente non abbia applicato i criteri concordati. La Direzione Generale, per un principio di trasparenza, dovrebbe notiziare tutto il personale rispetto alla individuazione dei beneficiari. Comunque partirà una nota unitaria di CGIL - CISL - UIL per spingere in tal senso. E' certamente possibile fare accesso agli atti.
Tanti auguri di Buon Natale anche a te e alla tua famiglia.

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Fernando,
non c'è stata alcuna distinzione tra le fasce nella categoria.
Dalla D1 alla D2 è passato il 48% degli aspiranti.
Dalla D2 alla D3 è passato il 48% degli aspiranti.
Dalla D3 alla D4 è passato il 48% degli aspiranti.
Dalla D4 alla D5 è passato il 48% degli aspiranti.
Dalla D5 alla D6 è passato il 48% degli aspiranti.
Nessuna ingiustizia, uguale per tutti.

Luciano Nazzaro ha detto...

Tani auguri anche a te Antonio.

Anonimo ha detto...

Quindi, nel rispetto del principio della rotazione, l'inserimento di ogni singolo lavoratore di ogni singola UOD, è garantito?
Oppure, anche in questo caso, vige soprattutto il rispetto di "eccezionali e motivate deroghe", per cui a godere di questa lauta corresponsione, siano sempre gli stessi, o quasi?
Intanto ti saluto e ti auguro Buon Natale.

Anonimo ha detto...

auguri anche a te luciano e buone feste
nicola

Anonimo ha detto...

Premesso che (si può giustamente o meno dire ciò che si vuole) ma Luciano credo sia uno dei pochi sindacalisti a non essere rientrato nella Peo 2015 ........

Viste le premesse e poi le risultanze della Peo 2015...... mi auguro che la nuova Peo 2016 sia una sorta di sanatoria delle ingiustizie annose (e mi riferisco soprattutto alla discriminazione P.O. - non P.O.; che non essendo mai state assegnate in modo trasparente in Regione, nè tanto meno sono state mai oggetto di applicazione normativa del previsto principio di rotazione degli incarichi, è stato sostanzialmente come versare ulteriore sale su ferite aperte sempre più ..........)

Ove mai non si possa configurare come sanatoria per tutti, unica mia richiesta imprescindibile per la categoria D è di non prendere in alcun modo quale titolo valutativo: la detenzione o meno della P.O.
Sarebbe stato, e sarebbe tuttora, più equo un test valutativo sul modello dei pubblici concorsi; ovviamente con procedure oggettive e trasparenti.

Buon Natale

Luciano Nazzaro ha detto...

Il Sindacato contribuisce a determinare le regole del gioco. Nel caso specifico il Sindacato ha proposto ed ottenuto per la lettera b della produttività il principio di rotazione, per cui "salvo casi eccezionali e motivati", chi percepisce questo compenso nel 2016 non deve averlo già ricevuto nel 2015.
Il Sindacato, però, non è il soggetto che poi applica le regole. Pertanto, se il criterio verrà o meno attuato è un interrogativo al quale non ho titolo per rispondere, dovendo essere posto alla dirigenza.
Al Sindacato ed a tutti i lavoratori compete la prerogativa di monitorare che le regole vengano rispettate da chi le applica.
Grazie per gli auguri e Buon Natale anche a te e alla tua famiglia.

Luciano Nazzaro ha detto...

Luciano non è rientrato nella PEO 2015 e non si lamenta.
Si è fatto escludere dalla possibilità di partecipare alla lettera b della produttività.
Si fa sempre escludere nella distribuzione dello straordinario.
Forse sarebbe il caso che qualcuno facesse il sindacalista di questa persona.

Anonimo ha detto...

Capisco i commenti dei colleghi senza PO (ne ho fatto parte per diverso tempo), ma rispetto ad una valutazione discrezionale del dirigente di turno campata in aria e non motivata, la PO prevede un carico di lavoro (e non è vero che sia sempre "vuoto"), qualche responsabilità, pretese da parte della dirigenza (e nel mio caso una sede più lontana per poterne beneficiare). E dunque ritengo che non sia giusto non tener conto di tutto questo. Credo poi che i "nuovi" criteri possano correggere quelli vecchi senza allontanarsene di molto, e ciò per non creare disparità nei trattamenti come, ad esempio, potrebbe accadere se si ipervalutasse l'anzianità a discapito dei titoli o viceversa, o se si introducessero test di valutazione o altro.
Auguri a tutti

Anonimo ha detto...

Luciano buone feste. Ho letto in un post precedente la percentuale adottata per le progressioni pari al 48%. Tale percentuale potrebbe essere elevata nella prossima progressione prevista nel 2017 visto che i concorrenti saranno la metà di quelli della precedente selezione? Un caro saluto da Vincenzo.

megattera ha detto...

Caro Vincenzo, mi permetto di fare le veci di Luciano e rispondere alla tua proposta di aumentare la percentuale di potenziali vincitori della progressione per la cat. D in vista del prossimo bando.
Il processo che conduce alla pubblicazione dell'avviso prevede innanzitutto una stima delle risorse disponibili; immagino che, nel rispetto della norma che vieta l'utilizzo "a pioggia" di questo scivolamento, dovrebbe essere comunque prevista una selezione che inevitabilmente porterebbe ad escludere un numero x di partecipanti. Bisognerà capire, quindi, i criteri da condividere ai tavoli tra amministrazione e sindacati, e stabilire, in riferimento alla disponibilità economica sul fondo, le percentuali da assegnare ad ogni categoria, sempre tenendo presente che i passaggi di P.E.O. per la D sono molto più onerosi; è pur vero che con la progressione 2015 sono rimasti esclusi, per le cat. A, B, C molti meno colleghi rispetto agli aspiranti inquadrati nella D, ma di questo adesso è prematuro ragionare.
Intanto auguro a tutti un felice e luminoso anno nuovo.
Adelaide Stoppelli

Anonimo ha detto...

In merito alle nuove selezioni vorrei esprimere una mia considerazione, sperando di essere chiaro. Per le valutazioni, pensiamo che saranno le stesse in quanto se verranno prese in considerazione quelle del 2015 e 2016 la prossima eventuale selezione potrà avvenire solamente nel 2020. Correggeteci se sbagliamo.
Antonio,Virgilio ed altri beneficiari della prima selezione.

Anonimo ha detto...

incontro fissato o ancora da fissare??

megattera ha detto...

Vediamo se ho capito: la media delle valutazioni utile al passaggio di fascia, secondo voi potrebbe essere riferita alle stesse annualità delle precedenti progressioni?
Per la prossima selezione non saprei indicare l'annualità, bisogna vedere cosa verrà scritto nel bando per quelle decise in delegazione trattante a dicembre, che avranno decorrenza gennaio 2017; la cadenza triennale delle progressioni, infatti, è stata bloccata dalla Legge Brunetta fino al 2014, producendo un arresto all'applicazione di un istituto contrattuale per cui è stato consentito di riproporre una nuova selezione a distanza di un anno. Vediamo.
Saluti a tutti, Adelaide Stoppelli

Anonimo ha detto...

Probabilmente i colleghi vogliono intendere che se nelle selezioni 2017 saranno valutati gli anni 2015 e 2016, la prossima dovrà essere effettuata senza tener conto di questi anni per cui dovendo prendere poi gli anni successivi 2017/18/19,e considerando che dette selezioni saranno per tutti(anno 2016 e anno 2017),le stesse non potranno che essere indette nel 2020,considerato che per la nuova selezione non possono essere considerate valutazioni già partecipate. Penso di aver captato la preoccupazione dei colleghi( vero?), la quale mi sembra legittima.
Un saluto Vincenzo

megattera ha detto...

Confermo la mia riflessione, cioè direi di aspettare il bando 2017 per valutare, anche in considerazione del fatto che nei prossimi anni potrebbero intervenire altre norme e variazioni contrattuali a livello statale (magari migliorative, chi sa...).
Saluti,
Adelaide

Anonimo ha detto...

Buongiorno ...ci sono novità in merito all'incontro per le nuove progressioni?
Grazie

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